Abbiamo avuto il piacere di andare al concerto di Tarrus Riley a Madrid, una delle sue uniche due date nella penisola iberica.
La data del tour alla Sala Heineken, club nel centro della capitale, ci ha proposto lo show di Tarrus Riley, Duane Stephenson e I Octane con l’accompagnamento del grande sassofonista Dean Fraser.
La data del tour alla Sala Heineken, club nel centro della capitale, ci ha proposto lo show di Tarrus Riley, Duane Stephenson e I Octane con l’accompagnamento del grande sassofonista Dean Fraser.
Tarrus Riley, figlio di Jimmy Riley, è nato a Brooklyn (NYC-USA) ed è cresciuto in South Florida (USA). Ha registrato la sua prima canzone all’età di tredici anni e ha all’attivo tre album. Ha raggiunto il successo prima con il suo secondo album “Parables” (2006), contenete le hits “She’s Royal”, “Beware” e “Microchip”, poi con il suo terzo album “Contagious” (2009) in cui si trovano canzoni come “Human Nature”, “Start A New”, “Herbs Promotion” ft. Vybz Kartel & Demarco, e la bellissima “Good Girl, Gone Bad” in combination con Konshens.
I Octane, artista emergente, attivo discograficamente dal 2000 con Penthouse Records, ha conseguito premi come “Best New Artist” e “Best Dancehall Collaboration” agli E.M.E. Music Awards (Exellence In Music And Entertainment). Ha all’attivo le mega-hits “Mama You Alone”, “Stab Vampire”, “Different Page”, “Hurt Mi” ft. Spragga Benz e la bellissima “Loose A Friend”.
Duane Stephenson, nato a Kingston e cresciuto ad August Town (St.Andrew, JA), città da dove provengono anche Colin Roach, The Rastafarians e Sizzla Kalonji, ha compilato l’album “From Augut Town” (2007) sotto la supervisione di Dean Fraser per VP Records contiene le hit “Cottage In Negril”, “Ghetto Pain” e “August Town”.
La presentazione del concerto è stata fatta dal sassofonista Dean Fraser, che dopo un intro, un paio di pezzi strumentali con la Black Sign band e altri due pezzi cantati dai coristi, ha fatto aprire le danze da Duane Stephenson. L’artista di August Town ha iniziato con ritmi deep roots, facendo un megamix delle sue hit più famose già citate più sopra.
Il secondo artista ad esibirsi nella Sala Heineken è stato I Octane. Ha iniziato a cantare da dietro le quinte e ha intonato subito la big tune “Loose A Friend” per poi seguire su basi dancehall cantando tutte le sue super-hits, con uno show rapido ma intenso, facendosi sicuramente notare dal pubblico.
Finalmente poi arriva il momento tanto aspettato da tutto il pubblico: Tarrus Riley sale sul palco intonando subito “She’s Royal”, “Beware” e “Herbs Promotion”, come un breve biglietto da visita. L’artista ha proposto quasi tutte le canzoni dei sui album, passando dal roots, al rocksteady, al new roots.
Il cantante ha dedicato un occhio di riguardo intonando “Human Nature”, il suo remake alla canzone del defunto Michael Jackson, per cui la gente ha chiesto più volte il pull-up. In seguito ha coinvolto le due coriste e il corista a fare una “battle” tra loro, il pubblico e Dean Fraser, cantando “Stay With You” con una battuta da parte di Tarrus, una dal pubblico e una da Dean che ha fatto suonare il suo magico sax come fosse una voce.
Il cantante ha dedicato un occhio di riguardo intonando “Human Nature”, il suo remake alla canzone del defunto Michael Jackson, per cui la gente ha chiesto più volte il pull-up. In seguito ha coinvolto le due coriste e il corista a fare una “battle” tra loro, il pubblico e Dean Fraser, cantando “Stay With You” con una battuta da parte di Tarrus, una dal pubblico e una da Dean che ha fatto suonare il suo magico sax come fosse una voce.
Un bel concerto, che è durato circa due ore e mezza, uno show molto coinvolgente che ha soddisfatto pienamente le aspettative del pubblico, in cui i nuovi artisti e il favoloso Dean Fraser hanno proposto non solo i classici, ma hanno offerto delle interessanti sorprese.