23/06/13

Sizzla - The Messiah [Kalonji Music/VP Records] - a cura di Princelion




Sizzla, uno degli artisti più prolifici della scena giamaicana, forse dopo Gregory Isaacs, può festeggiare l’album numero 70; ebbene si, fa uscire per VP Records e per la sua label Kalonji Records “The Messiah” un album definito spiritual & conscious dalla testata The Gleaner. L’album viene aperto da “Psalm 121” nella quale si sente lo stile inconfondibile di Miguel Collins; la seconda tune “Look How Many Years” ci fa tornare ai tempi di Sly & Robbie, negli anni ottanta, in cui Sizzla ci delizia con il suo falsetto; in “Center of Attractions” il cantante si avvicina molto al beat di “Murderer” di Barrington Levy; la titletrack “The Messiah”, titolo molto presuntuoso ma che ricorda che non bisogna perdere la via verso “il salvatore RastafarI”, è una tune in stile swing; “Chant Dem Down” è a mio parere la traccia più bella dell’album, in cui si sente l’inconfondibile groove di Sizzla, eguagliata da “Suffer so Much” che ricorda molto Tenor Saw sullo Stalag Riddim; “May di Powerz” e “What a Joy” altre tunes bellissime; l’album si chiude con “Better Come” in cui Sizzla denuncia la condizione mentale della gente come slave masters. “The Messiah” è un album veramente molto bello, vario, spiritual e brillante scritto e cantato interamente da Sizzla, un disco da avere per le nuove massive per avvicinarsi al reggae e un disco da avere e da mettere di fianco alla collezione di Sizzla per i più vecchi reggae-listeners.