15/01/16

Linton Kwesi Johnson - Reggae Greats [Island Records/1984] - a cura di Princelion



Recentemente ho riascoltato un disco che non ascoltavo da anni di uno dei miei autori preferiti: Linton Kwesi Johnson.
Questo artista è nato nel 1952 in Jamaica, ma si è trasferito a Brixton da giovanissimo, dove ha frequentato le scuole e poi l’università di Londra. Ha fatto parte del British Black Panther Movement, dove ha aiutato ad organizzare vari workshops. Prima di diventare il massimo esponente del genere Dub-Poetry, LKJ ha scritto molti testi e poemi sulla politica turbolenta di fine anni ’70 e anni ’80 in UK, sulla cultura Afro-caraibica in Gran Bretagna, sul governo di Margaret Tatcher e sul razzismo e fascismo che dilagava in quegli anni.

In un’intervista ha commentato: […] “writing was a political act and poetry was a cultural weapon” […] (scrivere era un atto politico e la poesia era un’arma culturale); così Linton Kwesi Johnson è diventato l’unico poeta nero e uno degli unici tre in vita ad essere pubblicato nella famosissima collana Penguin Modern Classic Series.

Oltre a scrivere, il poeta ha anche registrato vari album e compilation tra cui: “Forces of Victory” 1979, “LKJ In Dub” 1980, “Bass Culture” 1980 e “Making History” 1984, solo per citare i più significativi.

Nel 2004 dopo aver ascoltato “Reggae Greats” ho avuto la fortuna di vedere questo artista in uno show potentissimo che faccio fatica a dimenticare, un concerto, che mi ha fatto pensare, che mi ha aperto nuovi orizzonti sul mondo del reggae.
“Reggae Greats” è stato fatto uscire per la prima volta nel 1984 dalla Mango in US, poi nel 1985 è uscito per la Island Records in UK ed Europa. È un disco che raccoglie le più belle canzoni di LKJ come “Independent Intavenshan”, “Street 66”, “Bass Culture”, “Sonny’s Lettah”, “Fite Dem Back” e “Making History”.

Un album che fa una panoramica delle canzoni principali di LKJ, ma che si può approfondire ascoltando gli album di cui ho parlato qui sopra. Se siete interessati al Dub-Poetry ascoltate anche Jean Binta Breeze.