29/12/08

Recensione di “Burned” il primo romanzo di Mauro Cardinale - (a cura di Stefania)

Mauro Cardinale narra la storia di un giovane manager italiano che si inventa talent scout in Giamaica. Per conto di una casa discografica internazionale si trasferisce sull’isola caraibica alla ricerca di nuove star che possano sfondare nello show business.
Ricky, il protagonista, affronterà i più svariati aspetti della società giamaicana, trovandosi invischiato nelle storie del ghetto e dei suoi abitanti.
L’autore, ventunenne, studente pugliese, rasta da due anni, racconta nel suo primo romanzo quella che lui stesso definisce “una storia realistica”, cercando di immedesimarsi nella realtà giamaicana o in quella che la società occidentale conosce come tale.
Nel libro si delineano le spaccature e le differenze che caratterizzano il mondo della musica Reggae; la contrapposizione ma a volte anche l’incontro tra artisti conscious e gangsta, tra quelli che cantano ed esprimono l’amore incondizionato per il rastafarian e le sofferenze della vita, e quelli che professano l’uso delle armi e la passione per i soldi.
Cardinale descrive il paesaggio giamaicano con grande precisione e tratteggia le sensazioni del giovane protagonista, che si trova ad affrontare situazioni di disagio, di ansia ma anche di orgoglio e privilegio in un mondo che non gli appartiene, quello della strada.
Nonostante una scrittura non sempre fluida, che ha sicuramente bisogno di maturare, l’autore riesce ad avvicinarsi e a far avvicinare il lettore alla Giamaica, alla sua cultura e alla sua musica.