09/06/06

Intervista Freddie Krueger (a cura di Princelion)

eri sera hai suonato a Bologna al Livello 57. Com’era l’atmosfera? Com’era la gente?

Freddie Krueger: Il vibe era buono, credo che il pubblico conoscesse la musica, sapesse molto del Reggae, il vibe era veramente positivo.

Ti abbiamo visto al Rototom Sunsplash 2005, non era la prima volta, vero?! Come hai vissuto quest’ esperienza, in un evento così grande?

FK: No, non era la prima volta. Ho partecipato a grandi eventi tutta la vita, per cui per me è stato, da quel punto di vista, uno show come un altro; ma come esperienza mi è piaciuto il fatto di aver incontrato persone di tutti i tipi che erano venute per divertirsi e mi piace sempre far divertire le persone.

Quest’ anno ha partecipato al Rototom Sunsplash anche David Rodigan, ti sei mai esibito con lui? Cosa ne pensi di lui? E soprattutto cosa pensi dei "bianchi" che amano e suonano il reggae?

FK: Ho iniziato ad ascoltare Rodigan da molto giovane. Rodigan non è solo un Selecter, ma è un uomo che può insegnarti moltissimo sulla musica, cose che nemmeno io conosco. Quando vengo qui, vado in Germania, in altri posti e vedo gente che suona, molti suonano con una valigia di dischi piccolissima, ma li approvo tutti pienamente.E’ così bello vedere che ci sono così tante persone che scelgono il Reggae, perchè ci sono così tanti tipi di musica al mondo e ciò nonostante scelgono il Reggae e cercano di diffonderlo con ciò che hanno.

Come hai iniziato? Come sei entrato nel mondo della musica? Chi ti ha inspirato? Chi è stato il tuo maestro?

FK: Onestamente sono nato per fare musica, ho la musica nel sangue. Ho iniziato ancora quando andavo a scuola, quando avevo 15 anni.

Perchè sei diventato un DJ (e per esempio non un cantante)?

FK: Non tutti sono nati per cantare e non tutti sono nati per fare il DJ e non tutti sono nati per suonare, beh io sono quello che è nato per suonare, e sono nato per cantare e sono nato per fare il DJ, sono nato per fare il DISC JOKEY. ci sono così tanti lavori al mondo che avrei potuto scegliere, ma sapevo che sarei finito con il fare musica, perchè sono nato per fare quello. Nella vita puoi fare tanti lavori ma alla fine ti ritroverai a fare quello più adatto a te; la musica è quello che mi appartiene.

Cosa ti hanno trasmesso e lasciato gli anni passati nei diversi Sound System?

FK: Ho passato momenti belli e momenti brutti, alcuni ricordi non li dimenticherò mai. Si hanno bei ricordi e brutti ricordi, ma per lo più cerco di concentrarmi su quelli positivi e non su quelli negativi, perchè spesso quelli negativi ti buttano giù...

Ora che sei famoso c’è qualcuno, un giovane DJ, che sta sotto la tua ala, che impara da te, un "discepolo"?

FK: In Giamaica ne vedo tutti i giorni, mi dicono “Freddie hai suonato per tanti anni e io voglio seguire le tue orme...” e io rispondo che comunque quello che sto facendo è continuare ad imparare da tutti coloro che suonano e che possono ispirarmi.

Quali sono i tuoi artisti preferiti? Dal passato e del presente...

FK: Onestamente ci sono artisti che ascolto di più rispetto ad altri, ma mi piacciono tutti gli artisti; Finche fai buona musica io ti ascolterò, che tu sia famoso o meno. Ma i miei preferiti sono Garnett Silk e Luciano.

Hai fatto spettacoli in tutto il mondo, ma dove hai trovato il pubblico più caldo? Qual è lo show che sicuramente ricorderai negli anni?

FK: Sono stato in così tanti posti che non so nemmeno cosa scegliere, ma non sono mai stato in un posto in cui sono rimasto perplesso dal pubblico. Fin da quando suono il posto che più mi è rimasto impresso è l’Africa: c’erano circa 40 mila persone; e quella è stata la più grande sorpresa che abbia mai avuto nella mia vita.

Recentemente abbiamo scoperto nel Web che in Italia ci sono più di duecento Sound System. Che consigli potresti dare ai più giovani, a quelli che hanno appena intrapreso questo cammino?

FK: Auguro a tutti il meglio, finche suoni, finche suoni buona musica per le persone, stai insegnando qualcosa a queste persone; e io sono più che d’accordo con questo.

Puoi darci qualche anteprima sui tuoi progetti futuri, sui tuoi prossimi tour?

FK: Quando vado in tour io non programmo nulla; arrivo e guardo la folla e cerco di dare il massimo e dare alla gente ciò che vuole. Qualunque cosa di cui loro abbiano bisogno, io sono lì per quello, io sono la loro “macchina”.