23/04/07

Intervista a Mighty Cez. (a cura di Princelion)

Stefano Carruezzo a.k.a. MIGHTY CEZ, nasce a Brindisi il 10\06\82 da una famiglia di ascoltatori sani di musica, circondato da tutti gli strumenti musicali del padre, e coinvolto tutti i giorni nell’ascolto continuo di radio da parte della madre.
All’ età di 14 anni inizia a frequentare la crew brindisina Tipi Strani Klan, e subito il passaggio ad uno stile più ragga-hiphop, come Bornjamericans, Junior Reid & Poor Righteous Teachers, KrsOne & Mad Lion…
A 15 anni la sua prima Dancehall, e di lì in poi si scatena quella che è la passione per i cantanti provenienti dalla Giamaica. Inizia così, insieme ai suoi amici Fabio Zorlak, Vito Vinicolo, Andrea Wany la ricerca di quelle che sono le radici della musica Reggae.
A 17 anni si trasferisce a Venezia, e qui nasce l’esigenza di far diventare la musica la sua professione. Inizia a suonare in tutti i locali della regione e fa la conoscenza di uno dei veterani della musica Reggae veneziana, Puppa Gialloman, con cui inizia una stretta collaborazione di scritture e produzioni.
Nel 2001, esce il primo singolo chiamato “Sempre Reggae”, stampato per l’etichetta RastaSnob; il singolo viene ascoltato da un gruppo rap di Milano “En Mi Casa”, che subito chiede la collaborazione e da li in poi “Sempre Reggae” diventa “Sempre Verde”, lo stesso singolo uscirà poco dopo su una compilation Reggae di produzione romana “Gramigna Prod”.
Nel 2002 fa la conoscenza di Esa aka El presidente e partecipa al suo album “Tutti gli uomini del presidente”, incidendo con Puppa Gialloman la track “Cani da Canapa”.
Partecipa su diversi cd, tra cui le produzioni di: Satta G e Vito Vinicolo e su una serie chiamata “Dancehall Studio”. Sempre per produzioni di Vito Vinicolo esce una track chiamata ”Musica Invece ti proiettili”, anche questa su una compilation: “Reggae Festival”.
Nel 2005 nasce l’esigenza di iniziare al lavorare al suo primo disco da solista collaborando con gli amici che lo hanno accompagnato nel viaggio: Puppa Gialloman, Esa, Prince David, Mama Roots, Claudia e Lu Marra.
Aspettando la giusta proposta, nel 2006 fa la conoscenza di Jahmekya Music, con i quali stamperà il 7 pollici “Libere Liriche” feat. Lu Marra e sul lato b ”Musica e Parole” di Fido Guido.
Il 2 Aprile 2007 viene alla luce “Sorridi”.


Mighty Cez: Buonasera a tutti gli ascoltatori di radio Sherwood!!!

D: Intanto benvenuto nell’ Isola di Mr.Robinson.

MC: Grazie a voi, un saluto a tutti gli ascoltatori, anche perché io sono a mille chilometri di distanza dalla tua città.

D: Chi ti ha fatto innamorare della Reggae-music? Con chi è stato il tuo primo approccio con il Reggae?

MC: Come tutti quanti il primo approccio è stato con la cassettina di mio padre “Legend” di Bob Marley. Poi, verso i 12 anni, penso che tu sappia che in Salento c’è la cultura dei Sud Sound System, a 12 anni ho ricevuto tramite un amico una cassettina gialla fluorescente del primo Salento Showcase che loro hanno registrato, quindi “a me me basta lu sole” mi ha praticamente accompagnato tutte le estati degli anni novanta. E quello è stato il primo passo di avvicinamento alla musica Reggae, poi ovviamente tramite mio fratello, il conduttore di un programma radiofonico di Hip-Hop, ho iniziato ad ascoltare a 14 anni i primi “funk master flex”, “Foxy Brown”, tutti i cantanti Hip-Hop e di lì a poco le combination Ragga-Hip-Hop e quindi Bounty Killer con cantanti Hip-Hop, poi Junior Reid, e tutti gli altri.

D: E poi sei partito a fare musica.

MC: Si, poi mi sono avvicinato sempre di più alle prime feste, a 15-16 anni, ho iniziato a frequentare le prime Dancehall che facevano a Brindisi, e ho iniziato ad ascoltare i primi Buju Banton, Sizzla, Capleton, Garnett Silk, Dennis Brown. E tutti questi cantanti sono quelli che poi mi hanno fatto avvicinare ancora di più alla musica Reggae, cioè ascoltando loro ho avuto l’esigenza di fare la mia musica e li è iniziato il processo di fare musica; sono 8-9 anni che la faccio, e soprattutto è arrivata l’esigenza di fare il mio primo disco che è uscito il 2 aprile “Sorridi”.

D: Sì, lo stiamo ascoltando in sottofondo, poi abbiamo già fatto ascoltare, appunto, “Sorridi” mentre aspettavamo di fare il collegamento, hai fatto un bel lavoro, complimenti, per essere il primo album è proprio bello.

MC: Grazie, grazie mille…

D: …a parte che non è la tua prima, proprio la tua prima incisione, no?

MC: Beh io la considererei, la mia prima incisione ufficiale perché comunque è il primo disco legale, S.I.A.E. , tutto prodotto da me e quindi per quanto mi riguarda è il mio primo disco all’attivo in Italia. Poi comunque ho fatto uscire, l’anno scorso, un mini-promo con sei canzoni che ho regalato in giro per iniziare un pò a diffondere quella che è la mia musica e poi da sei anni a questa parte ho registrato canzoni qua e là; combination con cantanti Hip-Hop, partecipazioni su dischi Reggae, sulla saga del “Dancehall Studio” coi famosi Satta G e Vito Vinicolo e via dicendo, ho partecipato a parecchie compilations, però posso ritenere che questo è il mio primo prodotto ufficiale sul mercato italiano.

D: Anche perché hai scritto tu tutte le basi e i testi dell’album “Sorridi” è esatto?

MC: Si, sono il produttore di tutte le basi e di tutti i testi ogni base calza a pennello sul mio testo e viceversa. È stato un bel lavoraccio; ci ho messo un anno e mezzo/due anni a scrivere il tutto, però sono contento perché comunque quel disco è la mia vita, cioè avevo anche tantissimi altri brani che avrei voluto mettere però quelli sono i brani che fanno parte di me, tipo “Sorridi” è una delle mie canzoni preferite come “Brucio ti prima mattina” e ho voluto metterle.

D: Abbiamo Princelion che ama “Bruciu ti prima mattina”…

MC: Poi a Princelion gli dico che significato c’ha “Bruciu ti prima mattina”…

D: Beh se vuoi dirmelo in diretta…

MC: È praticamente una storiella: io mi sveglio di prima mattina e a fianco a me c’è la mia ragazza e per “bruciare” intendo farci l’amore perché una delle cose più belle è avere la propria donna di fianco e iniziare la giornata “bruciando”…(risata).

D: Hai fatto bene a raccontarcela. Ormai nelle Dancehall di tutta la penisola si sente il tuo singolo e poi Riddim prodotto da “Soul Earthquake”.

MC: Si, “Soul Earthquake” è il nome della nostra etichetta e del mio gruppo e del nostro Sound che portiamo avanti io e mio fratello, ed è un progetto che ha una collaborazione con Jah Mek Ya Music, e infatti il cd è uscito in coproduzione: Soul Earthquake e Jah Mek Ya, distribuito da Jah Mek Ya. Per tutti i tuoi ascoltatori dico: www.jahmekya.com per comprare il cd, brutta cosa però pubblicità…

D: No, anzi, volevamo proprio chiedertelo noi.

MC: Oggi ho avuto la notizia che è arrivato il mio nuovo singolo lì a Milano, il 45 giri di “Yard d’Italia” sul quale comunque abbiamo iniziato una specie di competition per stimolare tutti i cantanti italiani che hanno voglia di cantare sulla mia version e il più bello verrà stampato o inserito in una compilation. In caso siano tutti bellissimi e non si possano stampare tutti, faremo un cd-compilation del Riddim e il più bello sarà stampato sul side B del mio disco. Questo per stimolare e invogliare tutti i ragazzi che hanno voglia di cantare e per dargli un motivo in più per cantare e per andare sempre avanti.

D: Si certo…intanto volevamo ringraziarti di questa breve intervista e di chiederti intanto cosa faresti ascoltare del tuo cd?

MC: Se non l’avete già ascoltata “Yard d’Italia” sennò te ne dico anche un’altra…”La strada è ti longa” e vi spiego il significato: voglio dire che in questi anni, da tanto tempo comunque, nella musica ci sono dei momenti belli e dei momenti brutti ed è dedicata ai bambini e ai grandi e tutti coloro che continuano a coltivare i sogni, nel senso che non bisogna mai abbattersi davanti a niente se si ha una meta davanti, quindi quello è un inno alla forza interiore che ognuno di noi deve avere per affrontare giorno dopo giorno la vita. Quindi il migliore augurio per me, per te, per i tuoi ascoltatori e “la strada è ti longa” che bisogna andare avanti che Dio ci dà la forza di andare avanti giorno dopo giorno.

D: Sappiamo che sei giovanissimo, di che anno sei?

MC: Sono del 1982 e faccio venticinque anni a giugno quindi proprio “Fresh” (risata).

D: Sappiamo che a 17 anni, per cui eri ancora più giovane, ti sei trasferito da Brindisi a Venezia.

MC: Si si, è stato da un punto di vista: un bel colpo, perché quello era il periodo in cui iniziavo a stringere le prime amicizie qui a Brindisi, sai anche tu che un diciassettenne inizia ad avere le prime ragazze, i primi giri i primi amici stretti, quelli più importanti e mi sono dovuto trasferire lì a Venezia con tutta la famiglia. Oggi posso ritenermi molto fortunato perché comunque quel passaggio, a distanza di vari anni, è stata una cosa giusta e ottima, nel senso che molto probabilmente se parliamo con il senno di poi, con “se avessi fatto, se fosse stato diverso”, io invece oggi ti dico che per me è stata una fortuna perché mi ha avvicinato ancora di più alla musica, alla mia esigenza di scrivere e di iniziare a comporre basi musicali. È venuta proprio dal fatto che avevo l’esigenza di farlo perché mi sentivo solo e volevo cercare di esprimermi nel migliore dei modi e la musica mi ha dato questa possibilità. A Venezia ho conosciuto anche musicisti come Papa Gialloman e tutta la sua band che mi hanno aiutato nel percorso musicale poi Prince David, Moa Anbessa che sono state persone molto importanti per il mio percorso musicale perché Papa Giallo e Prince David mi hanno proprio aiutato a impostare la voce, a capire determinate cose melodiche, cose più tecniche insomma, togliendo tutto il fatto dell’amicizia, che sono sono i miei più grossi amici lì. Io oggi ringrazio mio padre per aver preso quella scelta molto importante di stare lì a Venezia, poi tutto il modo è paese, è facile prendere una macchina e spostarsi come ho fatto per tornare qui a Brindisi un mese, due mesi.

D: Io ti ringrazio tantissimo Mighty Cez, a risentirci a presto e magari ci incontreremo a quattr’occhi, non solo telefonicamente, magari verrai qui in studio con noi.

MC: Certo, tanto siamo vicini.

D: Prendilo proprio come un invito, se vuoi fare un saluto ai Naufragi all’ascolto.

MC: Si io volevo fare un saluto a Principe 23°, mio fratello, a Badman Silecta! Che penso mi stia ascoltando; all SMC Italia Promoting, a Jah Mek Ya Music e a voi soprattutto. Vi Ringrazio ragazzi.

D: Visto che hai parlato di Papa Giallo facciamo ascoltare il brano numero 10 (era vulutu) che sei tu in combination con lui.

MC: Ok, a presto, ciao ciao.